Art Director Share Festival ‘WAVE’ 2005

festival2005 GRAVICELL Seiko Mikami

    Seiko Mikam, Gravicells, Share Festival 2005, Cavour Palace, Turin

24 febbraio – 1 marzo 2005

Simona Lodi ha fondato e diretto Share Festival, con la collabotrazione dell’architetta Chiara Garibaldi, che ha avuto dal 24 febbraio al 1 marzo 2005 la prima edizione.

Piemonte_share_festival si è collegato, per contenuti culturali e per collaborazioni organizzative, a consolidati e noti festival internazionali quali Transmediale a Berlino, Ars Electronica a Linz, Sonàr a Barcellona che affrontano da anni, in modo nuovo, il rapporto tra tecnologie della comunicazione, interattività, arte e spettacolo.

Piemonte_share_festival è stato pensato come luogo della condivisione e dello scambio, spazio reale in cui far dialogare tra loro, nel segno del digitale, settori della cultura quali il cinema, il gioco, l’arte visiva, la musica, il teatro. Per confermare questo carattere, il tema trasversale con cui ha inaugurato la manifestazione piemontese è stato il flusso culturale (wave) che si genera attraverso l’utilizzo della tecnologia digitale e di Internet. L’onda (wave) è indicato come il punto di passaggio dall’analogico al digitale, segno della continuità e della discontinuità, ed è anche base di riferimento per le comunità virtuali che agiscono sul web generando nuove forme di interattività e nuovi flussi di sperimentazioni nell’arte, nella cultura e nella comunicazione.

Per questi motivi, Piemonte_share_festival si è potuto realizzare attraverso una rete aperta di collaborazioni con le realtà piemontesi e italiane, che più di altre operano nei territori di frontiera e di sperimentazione e che si sono perciò dimostrate più disposte a condividerne prima la progettualità e poi la realizzazione effettiva.

La Regione Piemonte è stato il luogo del festival, sede voluta per la sua vocazione all’innovazione e per la sua ricchezza di proposte culturali; Torino ne è stato il cuore in quanto laboratorio di trasformazione sociale e vetrina privilegiata di importanti avvenimenti internazionali, all’interno dei quali è stato possibile far emergere nuove idee ed eventi.

Le manifestazioni del festival hanno animato molteplici spazi nella città di Torino e nella Regione Piemonte, mentre 

l’affluenza di pubblico per tutta la durata dell’evento è stato di circa 4.000 persone.

La sede principale espositiva è stata Palazzo Cavour nel centro storico di Torino, segno di confronto tra la tradizione e le tecnologie della comunicazione di rete. Gli altri spazi scelti nel territorio della città e della provincia come location del festival sono stati: Atrium, Piazza Solforino; AB+ Club, via della Basilica 13; Bu.net, via San Quintino 15 ; Hiroshima Mon Amour, Via Bossoli 83; Teatro Juvarra – Café Procope, via Juvarra 15; The Beach, Murazzi del Po,Arcate 18-20-22; Epicentro, via Fratelli Cervi 34  Grugliasco

 

Programma e contenuti del festival

Il festival è stato concepito come un appuntamento annuale per mettere in evidenza temi e proposte particolarmente innovative presenti nel panorama della sperimentazione internazionale.

Il progetto prevede, inoltre, di mantenere vivo il collegamento tra una edizione e quella successiva attraverso la realizzazione di workshop realizzati in collaborazione con centri di ricerca e di formazione internazionali.

Per la prima edizione di apertura e di presentazione del progetto la chiave programmatica del festival è stato un sampler, una campionatura delle espressioni creative applicate alle tecnologie digitali (arte, musica, performance, installazioni, animazione 3D, software art, etc.). 

Il criterio di ripartizione è stato quello di mettere in evidenza il percorso storico di avvicinamento al digitale secondo la seguente sequenza:

1.     P I O N E E R I N G  / i pionieri della sperimentazione tecnologica a partire dagli anni ‘50 fino agli anni ‘70:

2.     SHIFTED / From analog to digital: la produzione negli anni ‘80 e ‘90 fino alla cyberart

3.     ONEANDZEROWORLD / le ultimissime sperimentazioni:  interattività,  giochi modificati,  animazione,  free style. 

Si è inoltre pensato di dare evidenza in ogni edizione all’anima digitale di un paese straniero e della sua cultura, per evidenziarne sia gli aspetti più globalmente condivisi, che le tensioni emotive più particolari e specifiche. Per l’edizione di apertura del 2005 il paese protagonista è  stato il Brasile.

Gli eventi, le manifestazioni e le opere installate sono state accompagnate da momenti di riflessione e di dibattito tra artisti, studiosi e pubblico.

 

Il programma ripartito nelle due principali sezioni:

1.    La parte dedicata all’arte digitale nella sede di Palazzo Cavour  

  Wave.it

 Gamescenes

 Net art

 Paese ospite: Brasile

Conferenze / seminari

2.    Le Performance di musica e teatro ospitate nelle sedi decentrate

 Fiestas Populares

 POL, Performance interattiva e multimediale di Marcel.lì Antunez Roca

Documedia: labirinto digitale

  Le performance chimiche di Jürgen Reble

Scrittura mutante

Share fest Music   

La parte espositiva di arte digitale

Sede Palazzo Cavour        

 

    WAVE.IT

 

Curata da Simona Lodi, questa sezione ha messo in evidenza i contenuti del tema scelto per l’edizione 2005: Wave.it ovvero l’onda, nella sua rappresentazione metaforica.

Le opere presentate segnano il passaggio da un’era di produzioni digitali riservate a pochi esperti/sperimentatori all’attuale periodo caratterizzato da una fruizione allargata e diffusa: l’uso della tecnologia si diffonde, i linguaggi sono friendly  e si entra nell’era digital-popolare. Le opere presentate ne descrivono i diversi aspetti:

    Poesia interattiva è presente nelle video-proiezioni del francese Gregory Chatonsky.

     Lambiente audio-visivo interattivo di “GRAVICELL” dei giapponesi Seiko Mikami e Sota Ichikawa ci immerge in uno spazio fluido, teso tra la gravità dei nostri corpi e i sistemi di comunicazione satellitare.

     L’installazione di Tobias Grewenig (DE) utilizza il linguaggio ASCII per  rappresentare in forme astratte le interazioni fisiche con il pubblico, animando i movimenti dei visitatori  e accompagnandoli con suoni di sintesi.

     Nell’ambiente audiovisivo dell’italiano Motor lo spettatore esplora un ambiente deserto e ricoperto di rottami, che si modifica in relazione ai suoi movimenti.

     Il gruppo  0100101110101101.ORG. ha presentato un lavoro dove il codice si trasforma in segno analogico e il collettivo epidemiC ha presentato metodologie non convenzionali di comunicazione mediatica.

   Sperimentazione sull’onda relazionale è il progetto Quixote di Gianni Corino: un moderno paladino (una marionetta) provvista di sistema GPS che segnala lo spostamento degli artisti attraverso un moblog, un diario in tempo reale delle sue avventure fatto di immagini e testi creati e inviati attraverso l’uso di smartphone dei partecipanti.

 PANORAMA ITALIA

La sezione curata Marco Mancuso, fondatore di Digicult, il magazine on line di cultura digitale, media partner del Festival, ha segnalato alcune delle realtà più interessanti del panorama digitale italiano: 

      L’opera “Scribble Test” di  Mario Canali, un’installazione audio-video interattiva, una macchina capace di individuare il profilo caratteriale del visitatore mediante la lettura del suo scarabocchio (installata ad Atrium, in Piazza Solferino) 

     Il gruppo musicale Otolab project, composto da  DJ e VJ, video artisti e web designer, che ha eseguito una performance a Palazzo Cavour, domenica 27 Febbraio alle ore 19.00 dal titolo STARE MESTO.  

      Il gruppo Pirandèlo project formato da  Andrea Gabriele, Claudio Sinatti, Marita Cosma che si sono esibiti in una performance a palazzo Cavour.  Il live ha proposto suoni localizzabili tra l’elettronica, l’ambient, il pop e il jazz; mentre le immagini e i video sono stati caratterizzati dall’ ”umidità” propria della pellicola: atmosfere morbide, opache, luminose, dense e rarefatte.

 

 

2.    GAMESCENES
La seconda sezione espositiva, curata da Domenico Quaranta, dal titolo GameScenes, ha proposto al pubblico di PIEMONTE_SHARE_2005 una selezione rappresentativa delle diverse modalità di sperimentazione artistica che si muovono all’interno dell’orizzonte videoludico. L’obiettivo era quello di sondare il modo in cui videogame, strumento comunicativo maturo con un proprio linguaggio, sta trasformando le altre forme culturali e il nostro modo di vivere e di abitare la città.

La mostra ha proposto lavori storici e sperimentazioni recenti.

Ai giochi, alle installazioni e ai video si sono affiancati i quadri di Mauro Ceolin e le stampe di Nullsleep, che danno concretezza al paesaggio videoludico.

Il Gameboy, trasformato in sintetizzatore musicale e utilizzato per suonare da una vivace scena sperimentale nota come “micromusic” o “musica a 8bit”, è stato protagonista della colonna sonora della mostra, diffusa dalla SolarAudioBag di Tonylight.

Gli artisti invitati in questa sezione sono stati:

Mauro Ceolin (ITA), Solid_Landscapes,; Jeremiah Johnson aka nullsleep (USA), New York Romscapes, John Klima (USA), The Great Game,; Martin Le Chevallier (FRA), Vigilance 1.0,; Gonzalo Frasca – Newsgaming (URY), September 12th,; Selectparks (AU), Acmipark,; Antonio Riello (ITA), Italiani brava gente,; Josh On (USA), Antiwargame,; Carlo Zanni (ITA), Average Shoveler; Brody Condon (USA), Suicide Solution, JODI (NLD), My Boyfriend Came Back From the War,; Kinematic Collective (USA), 9/11 survivor, 2003; RETROYOU (ESP), retroyou_nostalG,; Eddo Stern (USA), Deathstar,; Vietnam Romance; Sheik Attack; Josephine Starrs & Leon Cmielewski (AUS),  Bio-tek Kitchen,; TWCDC (USA), STOP BUSH!; 8bitpeople (nullsleep ’s selection); Micropupazzo (ITA – DE); Role Model (Johan Kotlinski, SWE); Tonylight (ITA); Oliver Wittchow (DE); Gameboyzz Orchestra (POL).

 

 

3.    Net.art |  DIGITAL STORYTELLERS

La terza sezione espositiva, dal titolo “DIGITAL STORYTELLERS”, è stata curata da Luca Barbeni.  Dedicata all’utilizzo creativo dell’arte in rete  ha tracciato un percorso all’interno del multiforme mondo della net-art. Un sentiero lungo un percorso che segue i raccontastorie digitali, gli stilemi utilizzati, le metafore, le immagini.

Gli artisti incrociati nel percorso sono stati:

Philip Wood —–>http://www.sign69.com UK

Andrew Forbes —–>http://rnd.net-art.ws UK

Area 3 —–>http://www.area3.net Spain

Margaret Penny —–>http://www.dream7.com U.S.A

Arcangel Costantini —–>http://www.unosunosyunosceros.com Mexico

Snarg —–>http://www.snarg.net U.S.A.

Peter Horvath —–>http://www.6168.org Canada

Fernando Llanos —–>http://fllanos.com Mexico

Michiaki Abiko —–>http://http://tam.southspace.org.uk/3code Japan

CHAOS progetto collettivo del gruppo no-such del marzo 2000, nel quasi tutti gli artisti presentati hanno fatto parte.

Nell’ambito di questa sezione espositiva è stato realizzato un FORUM particolare realizzato e ospitato da ISLAND degli 80/81 per SHARE_FESTIVAL, un’opera di net.art prodotta appositamente per il festival.

 

 

4.    PAESE OSPITE:BRASILE

Pur condividendo tecnologie e linguaggi comuni agli artisti europei, la selezione brasiliana, ospite dell’edizione 2005 ha messo in evidenza come la scelta dei contenuti e le modalità di utilizzo dei mezzi siano fortemente radicati nella storia e nella cultura dei diversi gruppi sociali. La visione offerta è stata quella di una lettura sudamericana della digital culture, in cui il digital divide, che separa i paesi poveri da quelli ricchi, si manifesta in forme originali e fortemente espressive.

La rassegna, curata da Mario Suarez con la collaborazione di Angelo Palumbo, ha presentato una panoramica artistica (pioneers) del periodo 1974-1080, opere di autori di cine/video arte, il movimento degli artisti di strada (tupinaodas) degli anni ’80, alcuni rappresentanti della Poesia Concreta, le Installazioni di Giselle Beiguelman, Lucas Bambozzi, Luis Duva.

Sono state organizzate serate musicali con la presenza dei dj Ramilson Maia, Mau Mau (UNIVERSO GLOBAL), Dolores (UNIVERSO REGIONAL – POPULAR) e dei VJ Angelo Palumbo e Spetto.

 

 

5.    PROGRAMMA DI CONFERENZE:

 

Society e high technology,  venerdì 25 febbraio.

La conferenza ha affrontato il rapporto tra sviluppo sociale nei paesi in via di sviluppo e alta tecnologia, analizzando le modalità che possono facilitare il superamento del “digital divide”. 

Moderatore: Mario Suarez, artista, curatore del paese Ospite (Br). ospiti: Lucas Bambozzi, artista (Br), Palumbo, VJ (Br), Gisele Beuguelman, artista (Br). 

 

Digitale Music,  venerdì 25 febbraio.

La rivoluzione internet ha modificato drasticamente l’identità della musica, tanto sul fronte di chi lo produce (la querelle sul diritto d’autore), quanto su quello di chi lo consuma (smaterializzandolo attraverso il file-sharing). Che cosa cambia nel nuovo modo di produrre e consumare la musica? Quali scenari per il futuro?

moderatore: Alberto Campo (giornalista – La Repubblica/Rumore). Ospiti: Madaski (musicista – Africa Unite. it),  Sergio Messina (agitatore culturale – Radio Gladio. it), Bruno Ruffilli (giornalista – La Stampa it.)

 

Tratti digitali: il disegno e il fumetto sul web, sabato 26 febbraio

La tavola rotonda è stata l’occasione per analizzare questa piccola/grande evoluzione di un potente strumento di comunicazione e d’espressione da sempre molto amato: il fumetto, la striscia, i comics. La vecchia “striscia” sopravvive sul web o crea nuove forme di comunicazione?

Moderatore: Andrea Toso (aka Axell) e Maria Costanza Candi per l’Osservatorio Scrittura Mutante, Biblioteca Civica e Multimediale di Settimo Torinese ospiti: Roberto Grassilli (It.), autore della strip, “(to be or) NET TO BE”,  Paolo Alighieri (It.), Eriadan, Emiliano Mattioli di FDM (Fumetti Disegnati Male) (It.).

 

art.marketing, guerrigliamarketing.it, **ttere il mercato per entrarci, sabato 26 febbraio

Il collettivo artistico Guerriglia Marketing ha creato un insieme di tecniche di  comunicazione non convenzionale che consente di ottenere il massimo della visibilità con il minimo degli investimenti, attraverso la messa in scena di pseudo-eventi concepiti in integrazione all’immagine dell’azienda.

Provocatore: Luca Lampo, artista [epidemiC] (It.); ospiti: Guido Guerzoni, docente di Storia economica all’Università Bocconi di Milano (It.) e il collettivo guerrigliamarketing.it,(It.).

Tecnologie e linguaggi digitali per il racconto e la documentazione del reale, sabato 26 febbraio,  ab+, (via della Basilica 13). 

Il documentario, una tecnologia economica e veloce, che ha provocato delle smagliature importanti e interessanti nella rete solitamente compatta della comunicazione.

moderatore: Luca Pastore, regista (It.); ospiti: Fabrizio Grosoli (It.), Edoardo Fracchia – produttore per Stefilm (It.), Maurizio Iannelli – regista televisivo, autore tra gli altri di ‘Residence Bastoggi’ e ‘Hotel Helvezia’; (It.), Beppe Gaudino. (It.)

 

Net.art: l¹utopia allo sbaraglio,  domenica 27.02, Atrium, Piazza Solferino

Uno sguardo sui primi 10 anni di arte in Internet (1994 – 2004) a partire da una serie di opere riunite in tre mostre: una d¹arte politica (Conexión Remota nel Museo de Arte Contemporáneo de Barcelona), una d¹arte collaborativa e una sulle possibilità espressive del codice informatico (Digital Jam e Web as Canvas, entrambe nel Centro de Cultura Contemporánea de Barcelona), curate da R. Bosco e S. Caldana.

Roberta Bosco, autrice con Stefano Caldana di una storia del net.art, Arte.Red
(www.arte-red.net) ha analizzato le caratteristiche specifiche del net.art in relazione all’opera d’arte, al sistema mercato e al ruolo del pubblico.

 

Produzione e realizzazione di contenuti nell’ambito della drammaturgia digitale, lunedì 28 febbraio, palazzo Cavour

La produzione audiovisuale interattiva su internet rappresenta un linguaggio molto innovativo e frammentato, Philip Wood, artista, e Nora Barry, produttrice,
moderati da Luca Barbeni, hanno presentato due progetti significativi e differenti, nell’ambito della drammaturgia digitale.

moderatore: Luca Barbeni (It.); ospiti: Nora Barry, creatrice e produttrice di  digital networked video (USA) Philip Wood, artista (Hong-Kong)

 

GameScenes.Conference, lunedì 28 febbraio, palazzo Cavour

La conferenza ha approfondito i temi della sezione “arte e videogame” del programma espositivo di palazzo Cavour, soffermandosi in particolare sulla narrativa videoludica, sulla musica e sul rapporto industria videoludica / game design indipendente.

moderatore: Domenico Quaranta, esperto di nuovi  media; ospiti: Alessandra C, giornalista, Jamie D’Alessandro, giornalista  Choé Delaume, scrittrice (fr.), Matteo Bittanti, esperto di game studies; Alessandro Ludovico, fondatore della rivista Neural; Molleindustria, laboratorio di game design indipendente; Oliver Wittchow, musicista e programmatore, inventore del software Nanoloop.

 

 

 

 

Le performance di musica e di teatro

Sedi Hiroshima Mon Amour, Teatro Juvarra        

 

1.    Fiestas Populares, 28 febbraio e 1 marzo, Teatro Juvarra

Piemonte Share Festival 2005 ha presentato l’anteprima internazionale di “FIESTAS POPULARES” di Juan Navarro, Gonzalo Cunil, Ignasi Duarte, in collaborazione con il Mercat de les Flor di Barcellona.

Lo spettacolo è un improvvisato terreno di gioco che utilizza il linguaggio teatrale per superare i limiti scenici tradizionali. I veri protagonisti dello spettacolo sono il pubblico e la musica. Il pubblico che partecipa attivamente alla vicenda di due uomini che investono tutti i loro soldi in un viaggio, la musica che costituisce il filo conduttore che lega le diverse azioni che si succedono sul palco.

 

2.    POL / Performance interattiva e multimediale di Marcel.lì Antunez Roca

Marcel.lì Antunez Roca (Moià 1959), uno dei fondatori de La Fura dels Baus, ha presentato lo spettacolo “POL”, una storia interattiva generata dal dialogo tra tecnologie meccaniche, attori e spettatori. Lo spunto narrativo è il racconto del travagliato viaggio di un coniglio alla ricerca dell’amore. La performance si sviluppa in uno spazio interattivo dove si muovono attori con exoskeleton e robot e dove l’ambientazione è data da tre grandi schermi. Una batteria di computer regola l’interazione tra gli attori, i robot e il pubblico e l’ambientazione scenica si modifica in base a impulsi trasmessi dagli spettatori.

Le tematiche che emergono dallo spettacolo POL sono quelle del rapporto tra tecnologia e arte. L’interattività di questo spettacolo meccatronico unisce i corpi, le interfacce, i computer e il sistema multimediale in un nuovo percorso narrativo, flessibile e divertente, che può trasformarsi in un rito catartico.

In collaborazione con Piemonte Share Festival, Malafestival/Servi di Scena opus rt è stata organizzato  il 22 febbraio 2005, un seminario condotto da Marcel.lí Antúnez Roca. Il Seminario è stato organizzato con il Corso di laurea in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi Di Comunicazione del Politecnico di Torino e Multidams di Torino ed è inserito all’interno del Progetto “Nuovo Golem”.  Un Ciclo di proiezioni di cinema, animazione e documentario si è svolto nelle sale del locale ab+.

 

3.    “Digital movie” , 27 febbraio, AB+

L’Associazione Volumina e Domenico De Gaetano hanno curato una rassegna di film che rappresentano una tappa significativa nella produzione e postproduzione in digitale e una rassegna di corti che rappresentano la categoria di ibridazione tra tecnologia cinematografica, elettronica e digitale. 

 

4.    CINEMA D’ANIMAZIONE 

Il programma del festival ha proposto, a partire da alcuni lavori di Larkin, una panoramica sulla ricerche sviluppate fra gli anni ’70 e ‘80 da alcuni riconosciuti maestri dell’animazione, con cortometraggi di Norman McLaren, Peter Foldes, Jerzy Kucia, Lejf Marcussen. Ryan, il film digitale di Chris Landreth sull’artista animatore Ryan Larkin che sarà presentato al festival, rappresenta un punto di riferimento per meglio comprendere i complessi rapporti fra l’arte dell’animazione e la “rivoluzione digitale”.

 

5.    DOCUMEDIA: LABIRINTO DIGITALE

Il digitale è uno sguardo “totale” sul reale, capace di entrare dove non riescono altre tecnologie meno agili: basti pensare all’effetto devastante delle fotocamere digitali utilizzate dai militari americani con i prigionieri iracheni ad Abu Grahib.

Il digitale rappresenta anche l’integrazione tra tecnologie diverse, come documenta l’iniziativa di un gruppo di artisti/attivisti no-global che durante l’incontro degli 8 ‘Grandi’ a Davos proiettavano sul ghiacciaio di fronte all’albergo dei Capi, a mezzo laser, gli sms con domande e opinioni provenienti da tutto il mondo.

Le nuove tecnologie di comunicazione possono quindi influenzare la storia: senza la compattezza della fotocamera, l’universalità del formato e soprattutto la velocità di diffusione delle immagini, probabilmente nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza di quei fatti, a riprova che una tecnologia nuova e veloce può provocare smagliature nella rete solitamente compatta della comunicazione.

 

6.    LE PERFORMANCE CHIMICHE DI JÜRGEN REBLE

Il cinema sperimentale, specialmente quello tedesco, ha rappresentato il fondamento estetico e iconografico di molta videoarte. In questo senso, film come “Staadt in Flammen” o “Aus den Algen” di Jürgen Reble, ottenuti con procedimenti di aggressione chimica della pellicola, suonano come critica al realismo della riproduzione video ed esprimono nuove relazioni tra tecnologia e creatività, come raramente accade nel circuito della MediaArt. Le opere di Jürgen Reble, musicate da Thomas Köner con richiamo ai rumori reali che la pellicola produce sotto lo stress di agenti chimici, mettono in crisi il concetto di riproducibilità dell’opera d’arte contemporanea e costituiscono spunto di riflessione sull’opera elettronica sempre uguale e riproducibile.

 

7.     SCRITTURA MUTANTE. BlogRodeo 2.0: Tori! Tori! Tori! / Parole che sfidano blogger, musicisti e attori sotto il cielo di Torino, 25 febbraio, il Bu.net via San Quintino

Il Blog rodeo, nato dalla tradizione dei poetry slam, è uno spazio virtuale di espressione letteraria improvvisata su un blog – www.blogrodeo.org, dove da oltre un anno si sfidano a duelli di parole poeti, romanzieri, blogger, amanti della parola scritta e digitata.

Dopo il primo Blogrodeo 1.0, diventato evento culto della comunità digitale, Share ne presenta una nuova versione arricchita con altri contributi creativi.

Hanno preceduto la serata alcune azioni di avvicimanto e di selezione tra gli scrittori improvvisatori – e improvvisati. Nella serata dell’evento, un coordinatore lancia un tema, una parola, una suggestione che i partecipanti devono sviluppare come meglio credono all’interno di uno spazio di tempo definito, al termine del quale viene decretato un vincitore. I vincitori delle sessioni online, raccolti in squadre partecipano al rodeo alive, mentre nelle varie “isole artistiche” predisposte si svolgono performance fondate sui testi prodotti.

Gli spettatori, liberi di fruire delle varie performance in modo personalizzato, utilizzano lo spazio fisico e i suoi contenuti con le stesse modalità proprie della rete e dei documenti ipertestuali che permettono la totale libertà cognitiva e l’assoluta personalizzazione delle modalità di fruizione, composizione e ricomposizione dei contenuti.

Gli artisti improvvisatori coinvolti sono: Il Gruppo Quinta tinta teatro accompagnato da musicista Marco Bigi improvviserà uno spettacolo dal titolo “Fuori di testo”, con i testi del blog rodeo. Attori: Roberto Garelli, Roberto Zunino, Daniela Lusso, Marzia Maccarini. Musica e voce: I Cuori in Barrique

 

 

8.    SHARE FEST MUSICA

Sezione musicale a cura di Alberto Campo

Il programma, come in una geometria concentrica, ha preso il via dalla scena locale, rappresentata da Piemontegroove a cui è affidata la scelta dei DJ che hanno animato le serate del festival (su tutti lo statunitense Daniel Bell – da Strek vs Aztmo). Allargando progressivamente il raggio si è poi passati all’Italia (ecco il laptop show di Popolous, giovane pugliese reclutato dall’etichetta discografica tedesca Morr Music), all’Europa (e alla sua naturale capitale elettronica, Berlino, di cui è testimonial Olaf Bender del team Rafter Noton diretto da Karsten Nicolai) e al mondo (il corredo sonoro fornito dagli artisti ambasciatori del paese ospite nella prima edizione di Share_Festival, il Brasile).

Il colpo d’occhio offerto ha così rispecchiato, ancorché in modo parziale, le nuove geografie del suono delineate su scala planetaria dai processi di digitalizzazione e le loro strette relazioni con altri media e forme d’espressione.

 

 

 

 

 

PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE

 

 

Produzione e ideazione

Il festival è promosso e prodotto dall’Associazione culturale The Sharing.

 

Comitato artistico-scientifico

Andreas Broeckmann (direttore di Transmediale Berlino), Andrew Morrison (professore InterMedia Università, Oslo), Marco De Michelis (Preside dello IUAV – Venezia), Gerfried Stocker (direttore di Ars Electronica)

 

Consulenti per la selezione del programma

Domenico Quaranta (Digital Art), Alberto Campo (musica), Alessandro Amaducci (immagini in movimento), Luca Pastore (documentari), Chiara Magri (animazione), Luca Barbeni (Digital Art), Popi Giovandoli (scrittura), Mario Suarez (paese ospite Brasile), Marco Mancuso (Digital Art).

 

Organizzazione

Chiara Garibaldi (Coordinamento generale), Simona Lodi (Direzione artistica), Cristiano Buffa (Comunicazione).

Segreteria generale Margherita Dionisio

Allestimento Elena D’Agnolo Vallan

Direttore tecnico Andrea Costa

Grafica Ludovica Candiani e Paolo Schenone

Amministrazione Studio Commercialista Dr. Montalcini

Consulenza legale Studio Nunziante e Magrone

Web editor Luca Barbeni e Antonio Rollo

Catalogo Tatiana Mazali

 

immagini.

Gli artisti incrociati nel percorso sono stati:

Philip Wood —–>http://www.sign69.com UK

Andrew Forbes —–>http://rnd.net-art.ws UK

Area 3 —–>http://www.area3.net Spain

Margaret Penny —–>http://www.dream7.com U.S.A

Arcangel Costantini —–>http://www.unosunosyunosceros.com Mexico

Snarg —–>http://www.snarg.net U.S.A.

Peter Horvath —–>http://www.6168.org Canada

Fernando Llanos —–>http://fllanos.com Mexico

Michiaki Abiko —–>http://http://tam.southspace.org.uk/3code Japan

CHAOS progetto collettivo del gruppo no-such del marzo 2000, nel quasi tutti gli artisti presentati hanno fatto parte.