SPAZI MULTIMEDIALI INNOVAZIONE RICERCA – SMIR

IL PROGETTO SMIR è stato curato da Simona Lodi in collaborazione con l’associzione Marcovaldo e l’associazione The Sharing nel biennio 2009/10 a Mondovì.

Le città di Mondovì e di Embrun condividono la volontà di creare nuovi percorsi culturali nell’ambito dell’arte contemporanea a partire da un approccio fortemente innovativo e attento alle più recenti ricerche e sperimentazioni.

In tale prospettiva Sant’Evasio, gioiello dell’architettura rinascimentale, assumerà un ruolo centrale diventando spazio deputato ad ospitare attività artistiche sperimentali, basate sull’utilizzo di nuove tecnologie. Più in specifico si promuoverà l’arte contemporanea attraverso nuove forme espressive coinvolgenti per i giovani. L’ambito artistico prevalente sarà quello legato ad un’espressione artistica trasversale tra multimedialità, informatica (digital art o computer art), musica e recitazione: linguaggi in cui le nuove generazioni possano riconoscersi.

La chiesa, situata nel quartiere di Carassone, è una delle più antiche del territorio monregalese e, probabilmente, la più antica delle borgate storiche di Mondovì, ma è abbandonata ormai da quasi due secoli e versa in un difficile stato conservativo che rende assolutamente necessario un restauro per preservarne l’integrità strutturale.

Gli interventi più urgenti si concentreranno sulla copertura della chiesa, il tetto del campanile, il coronamento della facciata, le volte, la pavimentazione, l’impiantistica, la raccolta delle acque.

Il restauro porterà l’edificio, un tempo contenitore di arte antica, ad una nuova vita in chiave contemporanea, simbolo degli aspetti di ricerca e di innovazione che caratterizzano da sempre le espressioni artistiche.

Il “gemello” francese di Sant’Evasio sarà la Cappella dei Cappuccini di Embrun, anch’essa oggetto di un intervento di restauro che ne permetterà l’utilizzo per manifestazioni culturali legate alle forme sperimentali dell’arte contemporanea.